ORCHESTRA MAGNA GRECIA/Stagione di Eventi musicali 2023-2024
Giovedì il via ai concerti “tuttestelle”
Al teatro Orfeo di Taranto, “Cartoline da Napoli” con Emilia Zamuner (voce) e Riccardo Zamuner (violino). Orchestra della Magna Al teatro Orfeo di Taranto, “Cartoline da Napoli” con Emilia Zamuner (voce) e Riccardo Zamuner (violino). Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Maurizio Lomartire. Poltronissima: 30euro+prevendita; Platea e Prima galleria 20euro+prevendita; Seconda e Terza galleria 10euro+prevendita.
In collaborazione con Comune di Taranto, Ministero della Cultura e Regione Puglia
Giovedì 26 ottobre alle 21.00 al teatro Orfeo di Taranto il debutto della Stagione Eventi musicali 2023-2024 a cura dell’ICO Magna Grecia. In programma, “Cartoline da Napoli”, con Emilia Zamuner (voce) e Riccardo Zamuner (violino) accompagnati dall’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Maurizio Lomartire. Il Novecento musicale, dalla classica alla canzone napoletana. Fra gli autori, Curci, Gubitosi, Costa-Di Giacomo e Vittori, con una suite dedicata ai temi della canzone partenopea per voce, violino e orchestra.
Emilia Zamuner, napoletana, consegue la laurea triennale nell’anno 2014/2015 con 110 e lode jazz presso il Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli. Nello stesso conservatorio, consegue la laurea specialistica in musica jazz, sempre con 110 e lode. Duetta con Bobby Mc Ferrin, apre il concerto di Diana Krall, incide il brano “Qui” con i 99 Posse. Selezionata tra le cinque finaliste del prestigioso “Ella Fitzgerald Competition” di Washington (unica artista italiana), vince il secondo premio. E’ docente di canto jazz al Conservatorio Gesualdo Da Venosa di Potenza e di canto jazz e pop al “Centro della Voce” di Napoli. Riccardo Zamuner, nato a Napoli nel 1997, ha iniziato lo studio del violino a 7 anni, si è diplomato al Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli, con il massimo dei voti, la lode e la menzione speciale e nel medesimo Conservatorio ha frequentato il Biennio di specializzazione laureandosi con 110, lode e menzione speciale.
Dunque, il via alla Stagione con i classici napoletani, per proseguire con canzoni argentine, le note suggestive di Piazzolla e la danza del Balletto di Roma, Paganini in versione jazz, La Bohème, Jubilate Deo con il L.A. Chorus & il Coro regionale ArCoPu, le musiche di Chopin. Solo alcuni dei temi della nuova, prestigiosa, Stagione di Eventi musicali 2023/2024 a cura dell’Orchestra Magna Grecia e in programma a Taranto, al teatro Orfeo (eventi anche in Concattedrale in occasione del Mysterium Festival) da fine ottobre ad aprile prossimo.
Fra gli artisti invitati alla trentunesima Stagione: José Cura, Ola Onabulé e Francesco Sàrcina, i violinisti Ettore Pellegrino, Sergej Krylov, Riccardo Zamuner ed Emilia Zamuner, il bandoneonista Mario Stefano Pietrodarchi, il pianista Giuseppe Greco, Serena Brancale e Richard Bona, Nada, fra le voci più amate del firmamento musicale italiano, la pianista Evelyne Berezovsky e i direttori Roberto Molinelli, Marco Battigelli, Gianluca Marcianò, Filippo Maria Bressan, Piero Romano e Maurizio Lomartire.
Un calendario straordinario con nomi di statura nazionale e internazionale, con i quali l’ICO Magna Grecia festeggerà il suo ingresso nel trentunesimo anno di attività. Una Stagione di grande spessore artistico, promossa dall’Orchestra della Magna Grecia in collaborazione con il Comune di Taranto, il Ministero della Cultura, la Regione Puglia, insieme con attività e istituzioni del territorio come BCC-Banca di Credito Cooperativo, Teleperformance, Ninfole Caffè, Varvaglione Vini, Baux Cucine e Programma sviluppo.
Temi importanti, ma anche sorprese, come si evince da alcuni dei temi e dei titoli anticipati. Lo stesso dicasi per quanti saranno gli interpreti di un programma musicale di grande importanza.
«Abbiamo superato, credo brillantemente – dichiara il Maestro Piero Romano, direttore artistico dell’Orchestra Magna Grecia – trent’anni di concerti ed eventi musicali, lo stesso dicasi per progetti che hanno avuto dell’incredibile, registrando subito grande riscontro; mi piace, inoltre, ricordare che l’Orchestra non esegue o produce solo musica; l’ICO tutta, infatti, è impegnata in progetti di formazione, progetti giovanili, di residenza, ricerca, sperimentazione; il nostro obiettivo, come sempre, è uno solo: proseguire a regalare armonia e serate indimenticabili alla nostra città, contribuendo a dare ad essa un’identità altamente culturale, realizzando progetti che partono dalla tradizione per rivolgersi anche ad una sperimentazione che possa segnare un avvicinamento dei giovani al nostro lavoro».
«Siamo ai trentuno anni – dice Fabiano Marti, assessore comunale a Politiche giovanili e Spettacolo – quelli che si appresta a compiere in questa nuova Stagione l’Orchestra della Magna Grecia: anche quest’anno sono orgoglioso di poter annunciare insieme con l’ICO un programma fatto di nomi importanti; la bellezza della rassegna risiede anche nello sforzo compiuto dall’intera organizzazione che non si smentisce anche in questa occasione: il direttore Romano con la sua squadra ha interpretato sogni e desideri dei tarantini nel portare a Taranto nomi di altissimo livello; naturalmente, anche in questa occasione l’Amministrazione comunale insieme con il suo sindaco, Rinaldo Melucci, si è attivata nel sostenere l’Orchestra della Magna Grecia che, alla fine, fateci caso, risulta essere il nome più importante dell’intera rassegna».
Biglietti: Online su TicketSms. Info: Orchestra Magna Grecia Taranto – Via Ciro Giovinazzi 28 (392.9199935): orchestramagnagrecia.it
ABBONAMENTI
Poltronissima € 265,00
Platea c. e I Galleria € 240,00
II e III Galleria € 205,00
Platea laterale € 205,00
Ufficio stampa: Claudio Frascella (338.2591830)
DUE NOTE…
JOSE’ CURA studia composizione e Direzione d’orchestra a Rosario, sua città natale. Si trasferisce a Buenos Aires, dove approfondisce approfondire conoscenze e sviluppare il caratteristico timbro di tenore con sfumature di baritono scuro, elemento che lo ha portato alla fama internazionale.
Riprende la sua carriera di direttore con le orchestre London Philharmonia, London Symphony, Filarmonica di Vienna, Sinfonia Varsovia, “Arturo Toscanini”, Hungarian Philharmonic tra le altre, eseguendo opere liriche e sinfoniche ed entusiasmando il pubblico sia in buca che sul palco.
José Cura riprende la sua attività di compositore, presentando in prima assoluta il suo Stabat Mater. Dopo il suo ritorno come Don José al Teatro alla Scala, nella Pasqua 2015 esegue in Prima Mondiale al “Bellini” di Catania il suo Magnificat. Dal 2015 al 2018, José Cura è Artista Residente dell’Orchestra Sinfonica di Praga. Dopo ulteriori attività in qualità di direttore e interprete, Cura lo scorso anno presenta il Requiem æternam per triplo coro, solisti e orchestra.
Nel 2015, José Cura viene insignito dal Senato argentino del Premio Domingo Faustino Sarmiento per i suoi successi nel campo dell’istruzione e della cultura. Dal 2017 è Professore Honoris Causa dell’Università Nazionale di Rosario, dove effettuò i suoi studi di compositore nel decennio del 1980.
NADA, protagonista assoluta della musica italiana da decenni. La sua determinazione nelle scelte artistiche e nella loro indipendenza, la ricerca del creativo e appagante ostinatamente controcorrente è diventata una delle caratteristiche della sua arte.
Le collaborazioni e le esperienze maturate di una carriera come la sua sono tantissime. Musica, teatro, televisione, scrittura. Dall’incontro con Piero Ciampi nel 1973 – sodalizio che porterà alla realizzazione di tre album tra il 1973 e il 1976, ne esce consapevole della propria forza e della direzione da seguire – a quello col teatro con maestri come Giulio Bosetti, Dario Fo, Marco Messeri.
Nella lunga carriera musicale, le partecipazioni a molti Sanremo, le canzoni in cima alle classifiche e i progetti artistici che hanno ottenuto riconoscimenti importanti. Ha composto alcuni dei grandi successi italiani divenuti internazionali, come “Amore Disperato” e “Senza un perché”, quest’ultima riscoperta grazie all’inserimento all’interno della colonna sonora della serie TV “The Young Pope” di Paolo Sorrentino, un successo mondiale distribuito in oltre centoquaranta paesi.
Con la pubblicazione di 5 libri, Nada si è imposta anche come scrittrice sensibile e schietta. La sua vita è diventata prima il romanzo “Il mio cuore umano”, poi un film, “La bambina che non voleva cantare” con la regia di Costanza Quatriglio, trasmesso da Rai 1 nel 2021 con grande riscontro di pubblico e critica.
L’ultimo suo album è “La paura va via da sé se i pensieri brillano”, dal quale sono stati estratti i singoli “In mezzo al Mare”, “Chi non ha” e “L’oscurità”.
OLA ONABULE’, londinese di origini nigeriane, prima di diventare musicista ha studiato Legge, una molteplice formazione musicale che ha avuto come modelli gli africani Fela Kuti e King Sunny Ade, i grandi del soul americano (Stevie Wonder, Donny Hathaway), il r&b di James Brown ed il jazz di Miles Davis. Personalità eclettica e complessa, il suo talento era tanto evidente da interessare sin da subito le major discografiche. Il contratto con una grande etichetta non interessava a Ola che invece preferì la libertà che gli permetteva una sua label personale, per la quale produsse il disco di esordio nel 1995. In vent’anni di carriera ha otto album. La sua musica riflette le sue radici musicali, dalla musica yoruba all’afrobeat, dal jazz al soul. Nei testi delle canzoni, parla con orgoglio rabbia e nostalgia di un’Africa con mille problemi, ma anche dalle sconfinate risorse alla quale Ola è profondamente legato.
PAGANINI JAZZ è un viaggio musicale emozionante, il cui fascino risiede nella straordinaria duttilità del solista Ettore Pellegrino nel potersi alternare tra l’esecuzione classica dei Capricci, accompagnata dall’orchestra, e la riscrittura di ognuno di essi in versione jazz, nella quale è dato ampio e libero spazio all’improvvisazione legata ai ritmi latinoamericani, grazie anche alla presenza del Trio Nosso Brasil, formazione specializzata nella musica brasiliana e sudamericana. L’orchestrazione creata dal Maestro Roberto Molinelli per i Capricci classici tende a ricercare qualcosa che non sia necessariamente riconducibile agli schemi armonici tipici dell’epoca di composizione. La trasposizione jazz dei Capricci parte da alcuni ritmi tipici brasiliani e sudamericani, come Samba, Bossa, Choro, Afoxè, Marcha Rancho e non manca l’omaggio al Tango. La forma qui utilizzata è quella classica A-B-A, con esposizione, improvvisazioni dei solisti e ripresa, con coda finale.
Ettore Pellegrino, violinista dalla carriera internazionale, svolge intensa attività concertistica in formazioni cameristiche e con istituzioni liriche e sinfoniche, sia come spalla che come solista, esibendosi in Italia ed all’estero. Ha iniziato a studiare violino all’età di quattro anni sotto la guida del padre. Si è diplomato nel 1989 con il massimo dei voti e lode, tenendo concerti in Italia, Germania, Spagna, Belgio, Canada, Francia, Stati Uniti, Egitto, Libano, Marocco. Ha eseguito e inciso, in qualità di solista, diverse colonne sonore composte dal Maestro Ennio Morricone, sotto la direzione del quale si è esibito in alcuni dei più importanti teatri europei. Sempre come solista ha eseguito le colonne sonore composte da Luis Bacalov, Nicola Piovani, Germano Mazzocchetti, Franco Piersanti, Paolo Bonvino, Geoff Westley ed altri autori contemporanei. Attualmente è docente di Violino nel Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila. Suona un violino Goffredo Cappa del 1683 ex Michael Rabin.
SERENA BRANCALE è una polistrumentista, performer e compositrice pugliese, che unisce la passione per il Soul, R&B e il Jazz. Il pubblico televisivo l’ha conosciuta durante la partecipazione al Festival di Sanremo nel 2015, dove ha presentato una versione raffinatissima del suo brano “Galleggiare”, una ballad jazz contenuta nell’omonimo album uscito per Warner Music Italy. Tante le personalità rimaste affascinate dalla sua voce e dalla sua incredibile personalità artistica, da Fiorello che l’ha dichiarato ai microfoni di Edicola Fiore ai grandi del Jazz Italiano e della musica Mondiale come Quincy Jones. Dotata di una voce scura e riconoscibile, nel 2018 è entrata nel roster di Isola degli Artisti e ha dato vita ad un nuovo progetto di stampo nu-sou attirando l’attenzione dei più importanti producer internazionali e collaborando come autrice per numerosi big della canzone italiana. Dopo aver calcato le rassegne e i jazz club più rinomati al mondo, Serena Brancale oggi è considerata il fiore all’occhiello della musica nu-soul/Jazz italiana all’estero.
Dopo l’ultimo tour estivo in giro per l’Italia, ospite di numerosi festival e programmi televisivi, Serena Brancale torna sul palco con “Soula”, un surrogato stile one girl band del suo ultimo progetto discografico Je so Accussì. Performer eclettica, cantautrice folk, porta la sua tradizione con l’utilizzo dell’elettronica, dal dialetto barese all’ antico rumeno, da Modugno a Dalla, dai Beatles ad Erykah Badu.
SERGEJ KRYLOV, nato a Mosca, è uno dei più rinomati artisti del panorama internazionale. Negli ultimi anni è stato ospite di prestigiose istituzioni musicali collaborando, fra le altre, con orchestre come la Filarmonica della Scala, la London Philharmonic, la DSO Berlin, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, la Russian National Orchestra, la Budapest Festival Orchestra.
Tra i maggiori direttori con cui Krylov ha lavorato figurano Mikhail Pletnev, Jukka-Pekka Saraste, Vasily Petrenko, Andrey Boreyko, Vladimir Jurowski, Andris Poga, Dmitrij Kitajenko, Yuri Temirkanov, Marin Alsop, Fabio Luisi, Ton Koopman, Roberto Abbado, Dmitry Liss, Nikolaj Znaider.
Il repertorio di Sergej Krylov è molto ampio e spazia dal barocco al contemporaneo. Si dedica regolarmente al recital per violino solo dando ampio spazio alla musica di Bach, Ysaye e Paganini mentre in duo con pianoforte ha eseguito gran parte del repertorio classico, romantico e moderno.
Sergej Krylov è Direttore musicale della Lithuanian Chamber Orchestra con la quale ama esplorare nel doppio ruolo di direttore e solista un repertorio molto ampio che da Vivaldi arriva alla musica contemporanea. Da diversi anni si dedica con successo alla direzione d’orchestra lavorando con orchestre (Russian National Orchestra, Filarmonica di St Pietroburgo, English Chamber Orchestra, Orchestra da camera di Pforzheim).zz