“Pubblico 2.0”, l’ultimo progetto ICO Magna Grecia
L’Orchestra accanto al suo pubblico
Performance esclusive in videochiamata per tornare ad emozionarsi (#tisuoniAMOvicino). Un messaggio di adesione per essere contattati. «Massima attenzione a chi ha assegnato un ruolo importante alla fruizione culturale e allo spettacolo dal vivo», dichiara il maestro Piero Romano. «Sempre presenti e sensibili, gli spettatori hanno manifestato apprezzamento e vicinanza agli artisti», il commento dell’assessore Fabiano Marti.
Nasce “Pubblico 2.0” (#tisuoniAMOvicino), ultimo progetto innovativo e già attivo all’interno dell’ICO Magna Grecia. Con una videochiamata l’Orchestra raggiunge i suoi abbonati con una performance esclusiva. Un’idea realizzata con la collaborazione dei professori Francesca Tosca Azzolini, Tiziana Malagnini, Salvatore Picherri, Antonio De Santis, Sofia Tomic e Annalisa Di Leo, coordinata da Luigi D’Urso, e sostenuta da una serie di attività di informazione e un post animato presente sui suoi social.
«Abbiamo pensato che il progetto “Pubblico 2.0” con l’hashtag #tisuoniAMOvicino – dichiara il direttore artistico dell’ICO Magna Grecia, il maestro Piero Romano – sia un modo per ricambiare le attenzioni di un pubblico che ha assegnato alla fruizione culturale e allo spettacolo dal vivo un ruolo importante della propria vita e del quale, oggi, si sente totalmente privato».
Come sempre, particolare ringraziamento è rivolto al Comune di Taranto e alla Regione Puglia, che anche in questo caso hanno manifestato ampio sostegno all’impegno dell’Orchestra della Magna Grecia. «Come Amministrazione comunale – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Taranto, Fabiano Marti – ci uniamo al ringraziamento rivolto dall’Orchestra a un pubblico sempre presente e sensibile che in questi mesi ha manifestato apprezzamento e vicinanza agli artisti; il sostegno tributato al progetto, ci fa ripartire con maggiore energia e voglia di realizzare cose sempre più importanti per il territorio».
Per “sentire” l’Orchestra ancora più vicina, gli abbonati dovranno inviare un breve messaggio di adesione al progetto contattando le responsabili dei rispettivi “point”, Elena D’Arcante (Taranto) e Lea Tito (Matera), mediante Posta elettronica (omg.orchestramagnagrecia.info, Taranto; info.omgmatera@gmail.com, Matera) o Whatsapp (392.9199935, Taranto; 392.9199743, Matera),
Gli abbonati rappresentano un bene prezioso e insostituibile nella crescita del complesso orchestrale ICO Magna Grecia e questa iniziativa vuole essere un modo originale per ringraziare “a voce” anche quanti hanno aderito alla campagna di rinuncia al rimborso. Da qui, il progetto “Pubblico 2.0” e l’hashtag #tisuoniAMOvicino. Intanto per consolidare un rapporto straordinario intensificatosi nel tempo. In circa trent’anni di attività, infatti, l’ICO Magna Grecia ha posto in primo piano il rapporto umano con il suo pubblico ricambiando le sue attenzioni con affetto e calore, promuovendo eventi nazionali e internazionali sempre più importanti, tanto da fare di Orchestra e pubblico insieme una sola cosa.
«Il pubblico – riprende Romano – non ci ha mai fatto mancare il suo sostegno e di questo gli saremo eternamente grati; parole e gesti nobili, anche in questo periodo, ci hanno dato emozioni anche superiori a quelle che in tutti questi anni abbiamo provato a ricambiare; anche per questo l’Orchestra – dai progettisti ai professori, proseguendo con il personale, sempre attivo – ha studiato nuove soluzioni intorno alle quali costruire la ripresa delle attività».
In queste settimane, nonostante una crisi inattesa causata dal Covid-19, l’ICO Magna Grecia non si è mai fermata. Non ha mai smesso di lavorare e confrontarsi al suo interno e con le idee dello stesso pubblico per studiare e condividere una costante ripresa delle attività.
L’Orchestra non attenderà una “Fase 3” per riprendere un discorso fatalmente interrotto lo scorso febbraio. Dunque, #tisuoniAMOvicino. L’utilizzo di uno strumento moderno come internet per ritrovarsi insieme, anche per pochi minuti e riappropriarsi di emozioni reciproche, riprendendo dal «Dove eravamo rimasti?”. Sentirsi vicini, in attesa di rivedersi al più presto.